Ha trovato più onesto scrivere più o meno qui, vicino al cuore.
Perché tutte le storie che Rosangela scrive si aggirano nei paraggi del cuore: quella del vecchio funambolo che si sente più smarrito adesso con i piedi per terra di quando da giovane attraversava il cielo su un filo. Quella del musicista a cui la Storia ha portato via molte pagine dalla memoria, ma non la musica dalle dita.
E poi c'è Agata, che non si separa dalla sua scatola di latta da quel famoso dodici gennaio; nonno e nipote esploratori che salvano il lago rosso, e la piccola Aurora che chiede a Babbo Natale di aggiustarle il nonno. E la donna che balla sul meridiano di Greenwich e parla, da un aldilà, dell'importanza di trapassare dentro una cassa di legno solido che protegga sogni e affetti, ed Elena e Guido, che si erano tanto amati, e chissà che cosa cercano adesso uno dall'altra nell'ultimo tratto di strada…
Tutti lì, vicino al cuore di Rosangela, pronti a traslocare nel cuore di chi saprà accoglierli.
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